Caratteristiche nutrizionali della cipolla

La cipolla è un prodotto di origine vegetale inquadrabile nel gruppo degli ortaggi; non si contestualizza facilmente nel VI e VII gruppo fondamentale degli alimenti, poiché contiene livelli poco interessanti di vitamina C e carotenoidi. Inoltre, rispetto ad altre verdure, non brilla per l’elevato contenuto in fibra totale.

La cipolla contiene molta acqua e presenta una discreta quantità di fruttosiozucchero che, oltre a conferirle una certa dolcezza, le dona una blanda funzione energetica. Le proteine e i lipidi sono irrilevanti; il colesterolo è assente.

In merito ai sali minerali e alle vitamine, non si evidenziano concentrazioni degne di particolare nota, per cui è possibile affermare che la cipolla contenga “di tutto un po’”.


La cipolla si presta alla maggior parte dei regimi alimentari e, per il contenuto di alcune molecole blandamente piccanti, può essere controindicata in caso di ipersensibilità e/o patologie gastro intestinali come: acidità di stomacogastrite, ulcera, colon irritabileemorroidi e ragadi anali.


Non ha controindicazioni per il sovrappeso e le patologie del ricambio; al contrario, sembra esercitare un impatto favorevole su certi disagi metabolici (ipertensioneipercolesterolemia ecc). Infatti, come vedremo nel prossimo paragrafo, la vera “ricchezza” di questo ortaggio NON risiede nei nutrienti energetici, plastici, vitaminici o salini, bensì nelle molecole ad azione FITOTERAPICA (gran parte dei quali ha funzione antiossidante e benefica per il metabolismo).
Non contiene glutine e lattosio, ed è ammessa dalle filosofie vegetariana e vegana.
La porzione media di cipolla può raggiungere anche i 200 g (80 kcal).

Proprietà fitoterapiche della cipolla

La cipolla contiene diverse sostanze molto note e utilizzate in fitoterapia. Ricordiamo anzitutto i composti solforati, il più importante dei quali è il disolfuro di allilpropile. Queste sostanze, unitamente al flavonoide quercetina, conferiscono alla cipolla una potenziale attività antitumorale, soprattutto per quanto riguarda il cancro al colonallo stomaco e alla prostata. Anche se stiamo parlando di un semplice alimento, con tutti i limiti e la cautela del caso, è pur vero che esistono evidenze scientifiche che supportano tale attività; la quercetina, per esempio, si è dimostrata in grado di arrestare lo sviluppo dei tumori del colon nel ratto (indotti dall’azossimetano) e, a suffragio di questa attività, esistono anche altri studi clinici. Naturalmente, non bisogna lasciarsi andare ad affermazioni miracolistiche, bensì interpretare il tutto con la massima razionalità e cautela; un fumatore incallito, sedentario e in evidente sovrappeso, non può certo sperare di prevenire le ripercussioni negative del suo stile di vita mangiando qualche cipolla.

In questo alimento troviamo anche flavonoidi ad azione diuretica e glucochinina, un ormone vegetale ad attività antidiabetica (azione coadiuvata dai composti solforati e dal cromo).

Alla cipolla sono attribuite numerose altre virtù; viene infatti considerata una pianta antipertensiva (per la presenza dei già citati flavonoidi, ma anche di alliina e derivati), vermifugaespettoranteantibiotica (specie a livello intestinale, grazie all’azione prebiotica dell’inulina), normolipidemizzante (previene l’aterosclerosi e i danni dell’ipercolesterolemia), antitrombotica (riduce l’aggregazione piastrinica e previene la formazione di trombi), blandamente lassativa (per il suo contenuto in pectine e inulina), depurativa (la cipolla favorisce la diuresi) e antigottosa (favorisce l’eliminazione delle scorie azotate e dell’acido urico).


Bisogna poi ricordare che le cipolle non sono tutte uguali. Le molte varietà contengono livelli di fattori nutrizionali molto diversi tra loro. Ad esempio, le cipolle gialle hanno il più alto livello di flavonoidi totali (11 volte di più rispetto alle bianche), mentre quelle rosse contengono la quantità maggiore di antocianine (25 tipi diversi, che vanno a costituire il 10% del contenuto totale di flavonoidi). Lo scalogno, pur non essendo propriamente una cipolla, contiene fino a 6 volte più polifenoli della cipolla Vidalia.
Molte di queste attività terapeutiche sono note sin dai tempi degli antichi Egizi, tanto che si possono ritrovare riferimenti alle sue proprietà curative un po’ in tutte le pubblicazioni mediche di ogni epoca. Da notare, comunque, che gran parte delle sostanze dotate di queste importanti attività, insieme al prezioso contenuto vitaminico, subiscono alterazioni irreversibili quando la cipolla viene lasciata troppo a lungo nell’olio bollente.

La cottura migliore, quindi, è quella sobria, limitata ad una semplice scottatura o ad una rosolatura molto breve; solo in questo modo la cipolla potrà trasferire al nostro organismo tutte le sue preziose virtù terapeutiche.

In realtà, di cipolla non ne esiste una sola. Ci sono tanti tipi di cipolle e ogni varietà italiana ha le proprie caratteristiche

Dalle cipolle un aiuto naturale per una pelle sana e tonica

Avete mai pensato di utilizzare la cipolla per avere una pelle più bella e sana? Ebbene sì, la natura non finisce mai di sorprenderci.

Sembra, infatti, che il succo della cipolla cruda sia in grado di rendere la pelle più sana ed elastica, conferendole un aspetto tonico, grazie alla presenza della quercetina, un potente antiossidante che aiuta a combattere le rughe e a prevenire il precoce invecchiamento cutaneo. Inoltre, grazie alle sue proprietà astringenti e antibatteriche, il succo di cipolla riduce il sebo in eccesso, causa di piccole imperfezioni e impurità della pelle. Unito a qualche cucchiaio di aceto di mele, il succo di cipolla risulta efficace anche per rendere meno evidenti le macchie cutanee, in particolare quelle causate dal sole. Le cipolle, infine, contengono vitamine e zolfo, che contribuiscono a proteggere la pelle dai radicali liberi. 


Per ottenere il succo dalla cipolla, potete tagliarla a metà e spremerla con uno spremiagrumi, oppure frullarla. Applicate la soluzione ottenuta sulla pelle – in particolare sul viso e sul collo – come fate abitualmente con una qualsiasi crema idratante. Per massimizzare i suoi effetti benefici, lasciatela in posa per circa 10 minuti, poi sciacquate abbondantemente. Se non amate l’odore, potete aggiungere al succo un cucchiaio di yogurt bianco magro.